sabato 31 maggio 2014

Bronzo

Bronzo

"..gli uomini si lasciavano scivolare lungo i pali di bronzo.."

Il bronzo è un lega formata da rame e un altro metallo (Alluminio, Nichel, Stagno..). È stato uno dei primi materiali che l'uomo ha lavorato, tanto che nella Preistoria è trascorsa anche l'età del bronzo. Usato per forgiare monete, scudi, armi ed utensili , il bronzo ci ha seguito fino ai giorni nostri negli oggetti più comuni (ingranaggi, strumenti musicali..)



Link utili:

Pianoforte

Pianoforte

"..lo scalpiccio dei topi simili alle corde in pianoforte.."

Il pianoforte è uno strumento musicale a corde inventato nel XVII secolo. Il suono è prodotto dalla vibrazione di corde pizzicate da martelletti, quest'ultimi collegati a dei tasti che il musicista può agilmente premere. Ogni corda produce un suono diverso, 88 tasti, quindi 88 note (più gli accordi). Da sempre la musica del pianoforte crea grandi emozioni negli ascoltatori e viene ancora oggi usato come strumento cardine di un orchestra.


Link:

mercoledì 28 maggio 2014

Tostapane

Tostapane

"..il pane abbrustolito saltava fuori dalla tostatrice  d'argento.."

Il tostapane è un elettrodomestico di uso comune che permette di abbrustolire una fetta di pane da due parti. Esso è composto di uno scafo esterno che protegge ed isola dal calore sviluppato all'interno da tre piastre poste parallele agli alloggiamenti dove viene inserito il pane. Un meccanismo a molla a tempo garantisce che il pane non si bruci facendolo saltare via dall'alloggiamento.



Link utili:
http://it.wikipedia.org/wiki/Tostapane

martedì 20 maggio 2014

Materiali ignifughi

Materiali ignifughi

"..<<È vero che tanto tempo fa i vigili del fuoco "spegnevano" gli incendi invece di appiccarli?>>
<<No, è una leggenda. Le case sono sempre state anticendio, potete prendermi in parola.>>" Pag. 9


Con i "Bucket brigade" gli uomini domavano le fiamme.
L'autore ci descrive, in questa piccola frase, come le case della città, in cui è ambientato il racconto, siano dotate di questa precauzione, l'essere repellenti al fuoco. Ma in che modo la tecnologia moderna è riuscita in questa impresa che sembra così impossibile?
Partiamo dal principio: da quando l'uomo si è evoluto ed ha cominciato ad usare il fuoco come risorsa, ha dovuto dotarsi di metodi per contenerlo, poiché da fedele
Tuta da lavoro ignifuga.
alleato poteva velocemente trasformarsi nel più spietato nemico.
Fin dall'antichità sono così state designate persone che "domassero" il fuoco, con acqua dall'età più antiche agli estintori a schiuma o CO2 nell'età più moderna. Questi operatori, per la loro vicinanza con esso si sono dotati di indumenti che fossero restii a diffondere le fiamme.
In età moderna sono state definite delle classi che identificano la proprietà del materiale:
Categoria A: Totalmente ignifugo (come le rocce).
Categoria A2-B-C-D: Parzialmente ignifugo.
Chiaramente più l'alfabeto prosegue, più il materiale è più soggetto a prendere fuoco.
A livello processi effettuati per rendere gli oggetti a prova di fiamma, vengono immersi in dei composti chimici ( RFB) che impediscono alle fiamme di arrivare al materiale interno che risulta essere facilmente infiammabile. Questo processo è chiamato imbibizione. Essi sono però, da molto
Tuta da lavoro anticalore in fibra aramidica.
tempo, contestati perchè considerati cangerogeni per la salute umana, essendo spesso a contatto con la pelle e le vie respiratorie di colui che ne è a contatto o li indossa.
Spesso questi indumenti sono fatti con materiali che sono già di loro natura meno combustibili, essi sono formati da strati di materiale riflettente ed isolante e vengono adottati soprattutto nelle acciaierie, dove i metalli fusi potrebbero ustionare gli addetti all'apertura dei crogioli, e dai pompieri in situazioni dove le fiamme sono così sviluppate ed alte da doverle attraversare per portare in salvo persone.








Link utili:
http://it.wikipedia.org/wiki/Ignifugo
http://it.wikipedia.org/wiki/Ignifugazione

lunedì 19 maggio 2014

Sensore impronte digitali

Sensori impronte digitali


"..Inserì la mano nella cavità a forma di guanto della porta di casa ed attese che riconoscesse il suo tocco: la porta infatti si schiuse silenziosamente.." Pag.11
Ed è così che l'autore si immagina le case del futuro, le quali, al posto delle chiavi di casa, utilizzano questo sistema per riconoscere il proprietario.
Un' impronta digitale viene scannerizzata.
Sviluppati per garantire un'autenticazione univoca alla fine del ventesimo secolo, i sensori ad impronte digitali sono diventate una tecnologia atta a garantire la sicurezza che permette, a chi possiede i requisiti necessari, di poter accedere accedere a determinate aree/zone/documenti. 
Questa tecnologia garantisce un elevato livello di sicurezza e resistenza alla contraffazione pressoché certo.
I moderni sensori effettuano infatti una scansione ed una mappatura digitale del dito, evidenziando i punti particolari e ricordando il "disegno" che le nostre dita hanno naturalmente.
Questo sistema di riconoscimento è adottato anche dalle forze dell'ordine e dal nucleo investigativo dei RIS che, prelevando campioni da eventuali scene del crimine riescono a risalire a
Moderno smartphone con sensore incorporato.
chi, quando e come una persona è stata in un determinato luogo.
È ormai consueto registrarsi all'ingresso di paesi stranieri con queste informazioni e, sempre più aeroporti si stanno dotando delle attrezzature per eseguire questi controlli in maniera rapida, efficace e rapida.
Una volta presenti solo nei film di spionaggio e fantascientifici, ora questi moderni e compatti sensori sono disponibili in molti dispositivi portatili: dai portatili, alle carte di credito che, al posto dell'ormai vetusto PIN utilizzano questo sistema, fino agli ultimi modelli
Scanner utilizzato in Brasile.
di smartphone, che riconoscono impronte, viso dell'utente e persino la voce.
Presto i sensori diventeranno sempre più evoluti e l'identità delle persone non verrà più stabilita dall'aspetto, ma da caratteristiche biologiche immutabili
(retina, voce, gruppo sanguigno) che serviranno a farci "sentire" più sicuri.


sabato 17 maggio 2014

Lanciafiamme

IL Lanciafiamme

È uno degli strumenti prima descritti nel libro ed anche la prima cosa che viene in mente osservandone la copertina dell' edizione Mondadori, ma il lanciafiamme è un'arma che ha sempre destato interesse e curiosità in tutti.
"...Con la punta di rame del tubo fra le mani, con quel grosso pitone che sputava il suo cherosene venefico sul mondo..." Pag 3

Schema tecnico del lanciafiamme con :
1)Il serbatoio 2)Tubo per combustibile 3)Canna
Nel libro è l'arma usata dai pompieri per appiccare il fuoco alle cataste di libri o direttamente alle case dei sospettati, ma è anche il simbolo con cui praticamente tutti identificano i pompieri.
Alimentato a cherosene da un serbatoio posto sulle spalle spalle dell'operatore, spruzza, attraverso un tubo un aeresol di combustibile ed aria su una fiammella sempre accesa, in modo tale che, venendo a contatto con essa si incendi e riversi sulla posizione su cui è stato spruzzato, fiammate di combustibile incendiato che continua a bruciare per diversi minuti.
Venne utilizzato sul campo di battaglia durante la II guerra mondiale, quando
Soldato americano con lanciafiamme.
gli Americani, cercando di conquistare le isole del Pacifico, incontravano una forte resistenza, basata sulla guerriglia, da parte dei Giapponesi che, conoscendo molto bene il luogo ed essendo provvisti di tute mimetiche dotate di foglie, potevano tendere agguati ed imboscate ai nemici che, colti alla sprovvista e vedendosi circondati, perivano quasi sempre.  
Il comando americano inizio così a distribuire i primi prototipi di lanciafiamme che si rivelarono efficacissimi per stanare i nemici dalle foresta fitta  o dagli alberi. Ma come tutte le cose aveva un punto debole:
Spitifre sgancia bombe incendiare su un villaggio.
l'operatore era molto esposto al fuoco nemico e, nell'eventualità che il serbatoio fosse stato colpito, egli sarebbe stato divorato dalle fiamme.
Questo fu uno dei motivi che porto a spostare dal soldato agli aerei il compito di infiammare i nemici, come avvenne durante la recente guerra del Vietnam con l'evoluzione del combustibile usato per alimentare le fiamme, il napalm.

Maggiori dettagli ed esaustive informazioni si possono trovare sui link:

martedì 6 maggio 2014

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Ray BRADBURY, Fahrenheit 451, Mondadori:Milano 1978


pdf in italiano: qui

pdf in inglese: qui

film Fahrenheit 451 (1966) ITA: qui

"Montag fa il pompiere in un mondo dove gli incendi, anziché essere spenti, vengono appiccati. Armati di lunghi lanciafiamme, i militi irrompono nelle case dei sovversivi che conservano libri o altra carta stampata e li bruciano: così vuole la legge. Ma Montag non è felice della sua esistenza alienata, fra giganteschi schermi televisivi e slogan, con una moglie indifferente e passiva e un lavoro che svolge per pura e semplice routine. Finché un giorno, dall'incontro con una donna sconosciuta, nasce un sentimento impensabile, e per Montag il pompiere inizia la scoperta di un mondo diverso da quello in cui è sempre vissuto un universo di luce non ancora offuscato dalle tenebre della società tecnologica imperante."
Così recita la descrizione posta dietro il libro che fonde le più remote preoccupazioni dell'uomo all'alba dell'era dell'informazione con una schiacciante modernità. Fahrenheit 451 apre gli occhi, e lo fa in modo delicato, attraverso la narrazione di una storia che, per quanto collocata in un tempo ed in un luogo imprecisati, sembra così verosimile e presa da un fatto di cronaca.
Ora in questo blog non ci dedicheremo ad analizzare la parte narrativa, per quanto essa possa essere profonda, immersiva e ricca di spunti su cui riflettere, ma ci occuperemo del contorno della storia, di tutte le macchine descritte, immaginate o accennate dall'autore nel libro.
Sarà insomma un'analisi dettagliata di ogni pagina, volta a scoprire i dettagli più curiosi del libro ed, in linea con il corso che sto seguendo presso il Politecnico di Torino, di tutto ciò che si può considerare "tecnologico".